domenica 14 settembre 2008

"TRA COSMÈ TURA E FRANCESCO DEL COSSA": A COPENAGHEN FERRARA ALL'EPOCA DI BORSO D'ESTE" IN UNA CONFERENZA DELLA DANTE

COPENAGHEN\ aise\ 12 settembre 2008 - Settembre è un mese ricco di attività per la Dante Alighieri di Copenaghen, che, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura danese, ha organizzato la conferenza "Tra Cosmè Tura e Francesco del Cossa. L’arte al tempo di Borso d’Este".
L’evento, che si terrà martedì prossimo, 16 settembre, a partire dalle ore 19.00, presso l’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura, consentirà virtualmente di trasferirsi nella città rinascimentale di Ferrara all'epoca di Borso d'Este. E questo in compagnia di Luisa Carrà Borgatti, laureata in lettere antiche all’Università degli Studi di Bologna e già docente di italiano, latino e storia e preside in alcuni licei di Ferrara, dove dal 1983 è presidente del locale comitato della Dante Alighieri. Le iniziative da lei intraprese in Italia e all’estero sono state e sono innumerevoli.
"Borso era un raffinato uomo di corte e nei vent’anni del suo ducato garantì un periodo di pace e di prosperità rendendo la città un esempio per le piccole signorie limitrofe", ricorda Lucia Rota Andersen, che presiede la Dante fdi Copenaghen. Ludovico Ariosto nell’Orlando Furioso così scrisse: "di questo signor splendido ogni intento sarà che il popul suo viva contento". E Papa Pio II Piccolomini: "non si mostrò mai in pubblico senza essere adorno di gioielli". "È senz’altro un giudizio eccessivo se si pensa alle imprese politiche e culturali promosse dal duca", aggiunge la Rota Andersen.
"L’eta di Borso", prosegue, "fu una sorta di età dell’oro per la città. Le arti figurative fiorirono e ne abbiamo una chiara dimostrazione nel Palazzo dei Diamanti e in Palazzo Schifanoia, che sono stati cornici di una splendida mostra nel 2007. La decorazione del Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia presenta uno dei cicli decorativi più importanti del Rinascimento. Vi emergono le personalità di Francesco del Cossa e quella di Ercole de Roberti che hanno eleborato una suggestiva traduzione visiva della vita di corte, delle ambizioni politiche del duca, dell’interesse astrologico della società del tempo".
Al termine della conferenza, un concerto di musica rinascimentale de "Le donne di Ferrara" darà agli ospiti dell’Istituto l’illusione di essere alla corte estense e ascoltare ballate e madrigali di quei tempi. (aise)

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