mercoledì 5 settembre 2007

Sergio Coggiola: tenere gli occhi aperti sugli IIC ma facendo attenzione a conoscere le diverse realtà nel mondo

News ITALIA PRESS, 5 settembre 2007
Atene - Sergio Coggiola, Direttore del periodico italiano Eureka di Atene, dal quale lo scorso 3 settembre si era avuta una seria analisi sulla strategia culturale italiana in Grecia e di fatto nel mondo (Appunti di strategia culturale News ITALIA PRESS N° 165 del 3 settembre 2007), interviene oggi rispondendo a un servizio pubblicato dal quotidiano L'Italiano.
Che si debba tenere gli occhi aperti sugli Istituti di Cultura è fuor di dubbio afferma Coggiola. Portare l'esempio dell'ex direttore di Atene, Giulio Molisani che avrebbe subito le "prepotenze" dell'Ambasciatore in Atene, Cavarai, come scrive Antonio Zulian su L'Italiano di martedì 4 Settembre, "per sostenere una tesi di critica alla gestione degli Istituti è sicuramente falso, per cui trovo dunque alquanto infelice la citazione della situazione di Molisani riportata dallo Zulian".
"A questo riguardo posso dire - essendo stato testimone diretto e che ha più volte polemizzato con Molisani, definendo la sua politica culturale come "blob-cultura" - che l'ex direttore di Atene ha sicuramente mancato al suo mandato. E se non fosse stato per la caparbia iniziativa dell'Ambasciatore Cavarai, la cultura italiana sarebbe rimasta confinata a mostre, a concerti, e dibattiti, mi riferisco a quelli organizzati dall'IIC, che andavano deserte. Ricordo che, nel 2005, il pubblico presente per l'inizio dei lavori dell'annuale "Settimana della lingua italiana" era composto da tredici persone, escludendo gli invitati. All'opposto,di fronte alla "pochezza" di Molisani, Cavarai ha dato grande impulso alla nostra visibilità con una eccezionale mostra su Caravaggio, un'altra su Leonardo e poi ricordo la collaborazione con il Museo Goulandris e con il prestigioso Megaron Musiki. E perché non aggiungere che se non fosse stata la testardaggine dello stesso Cavarai (sostenuta da un funzionario di polso, Valerio Bernini), ancora oggi la sede storica dell'Istituto sarebbe ancora un cantiere aperto ai restauri. Molisani, è certo, non ha lasciato un buon ricordo. Per cui teniamo gli occhi aperti, ma almeno documentiamoci, e chiediamoci perché oggi Molisani dirige l'Istituto di Varsavia".

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