mercoledì 16 maggio 2007

Come rilanciare la promozione della cultura italiana nel mondo

Gherardo La Francesca, Direttore Generale per la promozione della cultura italiana all’estero al Ministero degli Affari Esteri


(ANSA) – COPENAGHEN, 15 MAGGIO – In un mondo in rapido mutamento gli Istituti Italiani di Cultura hanno molte nuove opportunità per rilanciare la promozione della cultura e della lingua italiana all’estero. Come riorganizzare il lavoro? Come utilizzare le nuove tecnologie e come accrescere la promozione culturale limitando le spese? Se ne è discusso oggi a Copenaghen nel corso di una riunione fra i direttori degli Istituti di Cultura dell’area nord europea.
“L’Italia è il paese più ricco dal punto di vista della cultura e le potenzialità sono enormi”, ha detto all’Ansa il Ministro Plenipotenziario Gherardo La Francesca, Direttore Generale per la promozione della cultura italiana all’estero al Ministero degli Affari Esteri. Uno dei problemi affrontati è stato quello di una maggiore circolazione delle iniziative fra i diversi paesi in modo da renderle più ampiamente fruibili al pubblico e di ridurne le spese. “Non possiamo più permetterci il lusso di fare cose esclusivamente programmate per una sede – dice il ministro La Francesca – e ci stiamo muovendo con molta determinazione in alcuni settori prioritari, come l’arte contemporanea, il design o l’architettura, con operazioni a larghissimo raggio”. Un esempio è la mostra che espone 100 opere tratte dalla collezione della Farnesina. È partita da Sarajevo il 4 maggio scorso e girerà per due anni per l’Europa orientale, il Sud e il Nord America. Ma di primaria importanza è il maggiore ricorso da parte degli Istituti Italiani di Cultura alle nuove tecnologie. Ad esempio si stanno creando dei blog per metterli in collegamento continuo in modo da potere annotare gli eventi più interessanti per farli girare nella stessa area del mondo. Ancora più significativo è il ricorso al second life il sistema web tridimensionale che consente all’utente di partecipare ad un evento a distanza e in prima persona. “L’Italia è il primo paese al mondo ad aver aperto un Istituto Italiano di Cultura virtuale, second life – ci dice il ministro La Francesca – In questo momento viene esposta una mostra, inaugrata a Calcutta con opere di pittori emergenti italiani e di pittori emergenti indiani. Poi girerà per altri stati acquisendo la componente culturale del luogo. I risultati d’utilizzo di questo strumento, che è costato una cifra irrisoria, sono evidenti: abbiamo già superato i 10 mila visitatori, provenienti da tutto il mondo”.